Un caso delicato ha scosso il Casinò di Sanremo, dove sei giocatori sono stati segnalati per presunto riciclaggio di denaro durante un torneo di poker live. L’episodio, avvenuto nella seconda metà del 2024, ha attirato l’attenzione delle autorità locali e dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, che ha avviato indagini approfondite.
Le indagini e i sospetti
Durante il torneo di Texas Hold’em, le autorità comunali hanno condotto ispezioni dettagliate sui flussi di denaro all’interno del casinò. Sono stati analizzati i movimenti di cassa, le transazioni alle slot machine e l’utilizzo delle fiches da parte dei clienti. I sei giocatori, tutti stranieri, hanno destato sospetti per le ingenti somme movimentate e per alcune operazioni finanziarie considerate anomale, come pagamenti tramite assegni e trasferimenti bancari.
Le segnalazioni all’UIF
Le autorità hanno escluso i giocatori coinvolti dal torneo e segnalato le loro attività sospette all’UIF, come previsto dalla normativa antiriciclaggio. Secondo il decreto legislativo n. 231/2007, i casinò sono obbligati a monitorare e segnalare operazioni che potrebbero essere collegate a riciclaggio o finanziamento del terrorismo.
Il ruolo del Casinò e delle autorità locali
Il Casinò di Sanremo, in collaborazione con il Comune, ha intensificato i controlli per garantire la trasparenza e il rispetto delle normative. Il Corpo speciale di controllo comunale ha svolto un ruolo cruciale nell’individuare le irregolarità, monitorando le attività di gioco e le transazioni finanziarie.
Questo episodio sottolinea l’importanza di una vigilanza rigorosa nel settore del gioco d’azzardo, per prevenire attività illecite e garantire un ambiente sicuro e legale per tutti i giocatori. Le indagini in corso faranno luce sulla natura delle operazioni sospette e sulle eventuali responsabilità dei soggetti coinvolti.